domenica 28 aprile 2013

Evoluzione delle razioni

Un aspetto fondamentale, ma spesso sottovalutato, di ogni guerra è il cibo.
Napoleona Bonaparte, in una data e in un luogo non ben definiti, disse la famosa frase: 

"C'est la soupe qui fait le soldat", un esercito combatte con il suo stomaco.

All'inizio della Rivoluzione Americana, le colonie sfamavano la propria milizia. Quando l'esercito divenne molto esteso, il problema di sfamare le unità divenne molto sottile e difficile. Poco dopo l'elezione a comandante in carica di George Washington, il "Continental Congress" creò la "Commissary General of Stores Provisions", incaricata di risolvere il problema. Joseph Trumbull, che si era distinto nell'aver sfamato la milizia del Connecticut , era stato scelto per portare a termine questo incarico. Le prime legislazioni sulle componenti delle razioni dell'esercito passarono il 4 Novembre 1775. Queste prime razioni, che erano ciò che i soldati potevano mangiare giornalmente, erano così composte:


l6 oz; beef                 6.8 oz.peas
18 oz. flour               1.4 oz. rice
16 oz. milk              .1830 oz. Soap
1 qt. spruce beer     .0686 oz. candle

A confronto con il nostro fabbisogno giornaliero queste razioni fornivano più calorie, il doppio delle proteine e un adeguata quantità di minerali e vitamine, ad eccezione delle vitamine A e C.

Da allora le razioni per i militari sono cambiate moltissimo, tanto che si potrebbe aprire una grandissima parentesi sulla "Storia delle Razioni".
Un punto focale ed importantissimo di questa evoluzione la troviamo nella conservazione del cibo. Come molti avranno notato, i paesi che godono di un clima più caldo sono caratterizzati da piatti tipici più speziati. Questo, ovviamente, non è un caso ed è riconducibile proprio al problema della conservazione del cibo, tema trattato anche dalla collega Francesca Lauta nel suo blog "Tecnologia e Cucina".

Per quanto riguarda la conservazione del cibo che mangiamo ogni giorno, non quello militare, anticamente veniva riposto in grandi stanze piene di ghiaccio, così da venir congelato e quindi preservato più a lungo. Questo processo richiedeva però tempo, così facendo l'acqua riusciva a sistemarsi e congelarsi in grossi cristalli. Come tutti sappiamo, quando l'acqua passa dallo stato liquido a quello solido, si espande. In questo modo riusciva a bucare dall'interno il cibo il quale, durante lo scongelamento, perdeva tutti i fluidi interni.
Clarence Birdseye notò che quando gli Inuit pescavano nei laghi ghiacciati, il pesce che prendevano si congelava quasi immediatamente. Giunto il momento di cucinarlo e mangiarlo questo risultava più fresco e più buono. Creò (e ne depositò il brevetto) una macchina che pressava piccoli pacchi fra placche di metallo raffreddate fino a -40°C.
Per chi fosse interessato questo è un video molto esplicativa e conciso sulla "Storia del Cibo Congelato"



Negli eserciti moderni, come ad esempio in quello vastissimo degli Stati Uniti, vengono preparati e consumati vari tipi di razioni. Un esempio può essere la "B-Ration", che viene preparato usato cibo speziato o a lunga conservazione. Un altro esempio è la "A-Ration", che viene preparato usato cibo congelato o refrigerato. Come è facile intuire, il punto focale delle razioni moderne è la conservazione.


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