venerdì 7 giugno 2013

Dal trabocco al cannone


Il "trebuchet", o trabocco, è una delle macchine da guerra più gigantesche sviluppate nel Medioevo. Funzionante come una fionda e mossa per l'azione di un contrappeso, poteva anche far ricorso all'azione di balestre e della forza umana per vincere l'attrito del proietto sul piano, nella prima fase di lancio. La macchina poteva raggiungere un'altezza di 10-15 metri ed era in grado di scagliare massi di alcuni quintali a più di 200 metri di distanza. (de Viollet-le-Duc, 1978)
Il trabocco non cambiò soltanto il significato della parola assedio nel Medioevo, ma spinse governanti a far costruire mura sempre più alte, in modo tale da respingere i giganteschi massi, o peggio carcasse in via di putrefazione, lanciate dai trabocchi. Villard de Honnecourt descrisse un dispositivo atto a migliorarne l'efficienza, ossia una sorta di arco a balestra che, teso con un argano, fornisce, nella prima parte della corsa della fionda a contatto con il terreno, una forza supplementare.

Pagine del Livre de portraiture di Villard
de Honnecourt sul trabocco

Per quanto esso fosse un'arma molto potente e micidiale, venne completamente sostituito da un'altra tecnologia: il cannone.


Dopo il suo avvento cominciarono a comparire mura decisamente più basse ma, in compenso, più spesse, capaci quindi di sostenere l'immane potenza di un impatto con qualunque cosa uscisse dal cannone.



Storicamente i cannoni erano costituiti da una bocca da fuoco dotata di due protuberanze laterali dette "orecchioni", tramite le quali essa veniva "incavalcata" sull'affusto. L'affusto era dotato di apposite ruote per i pezzi "da campagna" destinati alla guerra di movimento. Gli orecchioni erano disposti all'incirca sul baricentro della bocca da fuoco per ovvi motivi di stabilità. Questa disposizione permetteva una scarsa escursione in elevazione che però era sufficiente al tiro diretto a corta distanza, unica possibilità di allora.
Nel corso del XIX secolo i cannoni ebbero un'evoluzione che li portò alla morfologia attuale, in pratica si trattò di tre modifiche che, nei confronti dei cannoni dell'inizio del secolo, furono rivoluzionarie:
  • miglioramento dei materiali: da bronzo e ferro ad acciaio e ghisa e successivi affinamenti dell'acciaio
  • passaggio dall'avancarica alla retrocarica
  • passaggio dalla canna ad anima liscia alla canna rigata
Questi tre fattori, assieme a decisivi miglioramenti delle polveri da sparo, ebbero come conseguenza:
  • maggiore gittata
  • maggiore celerità di tiro
  • maggiore precisione del tiro

Questo è un chiaro esempio di come, di pari passo con l'evoluzione tecnologica delle armi, si evolva anche la tecnologia di "difesa" dalle stesse. Ritengo però che si sia arrivati in un punto della storia in cui queste difese sono totalmente inutili contro un certo tipo di armi devastanti, quali gli ordigni nucleari. Forse questo è un ennesimo motivo atto a spiegare il perché si sia evitato, fino ad oggi, lo scoppio di un nuovo conflitto mondiale.

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